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Fr 06.03 2020

Efterklang + Kristín Anna

Wo

Circolo Ohibò
Via Benaco 1, 20139 Milano

Wann

Freitag 06 März 2020
H 21:30

Foto di Rasmus Weng Karlsen

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  • I dine øjne

    Efterklang

  • Cutting Ice to Snow (Live)

    Efterklang

  • The Ocean Wave Rocks My Knee Shells

    Kristín Anna

  • Star, Child

    Kristín Anna

Courtesy of Spotify™

Quando ho visto dal vivo gli Efterklang, è stato uno dei concerti più sorprendenti della mia vita. Sorprendente in senso letterale, mi aspettavo qualcosa di completamente diverso, cioè: cupezza artica, gelida rarefazione, broncio da spilungoni scandinavi, un tocco di new weird da saghe norrene ed elfi affetti da spleen. E invece no. Casper Clausen, Mads Brauer e Rasmus Stolberg, amici di infanzia come nelle migliori tradizioni da band, sono tre allegri cazzoni e soprattutto si divertono da matti quando suonano.

È difficile giudicare l’ironia altrui, ma gli Efterklang sono in grado di commuoverti con uno struggente pezzo da intimismo esistenziale e subito dopo allestirti un siparietto alla Monty Python. Mettiamola così: sono una party band per quelle anime tormentate che comunque alla festa ci vogliono andare. Ed è questo il bello, perché scegliere tra il cantante curvo e atterrito che blatera il suo mal di vivere e l’animale da palcoscenico che deve intrattenere il pubblico quando si possono avere tutti e due? Casper ha l’allure di un crooner che non si prende troppo sul serio, come di chi si è svegliato in ritardo per la lezione di canto e gorgheggia sotto la doccia. La sua voce comunque resta straordinaria.

Dopo l’acclamato „Piramida“, che li ha portati dalle isole Svalbard alla Sydney Opera House, gli Efterklang tornano con „Altid Sammen“ (sempre insieme). Ritroviamo le sonorità a cui la band ci ha abituato, un’elettronica calda e vaporosa, in un meraviglioso equilibrio tra minimalismo e barocchismo. Ma stavolta i testi sono in danese, il che aggiunge una componente di piacevole astrusità e, chissà, potrebbe spingere la loro performance verso qualcosa di ancora più sorprendente.

Geschrieben von Veronica Raimo