„Lo Spettro di Malthus“ è la conclusione ideale di un progetto di ricerca che Marzia Migliora ha dedicato negli ultimi anni all’analisi del rapporto tra la produzione di cibo, materie prime e plusvalore del sistema capitalistico e lo sfruttamento delle risorse umane, animali e minerarie. Sono temi evocati nel titolo stesso del progetto, in cui l’artista chiama in causa l’economista e demografo britannico Thomas Malthus (1766-1834), che già alla fine del XVIII secolo teorizzava il problema dell’insostenibilità, tra crescita demografica e produzione alimentare, e indicava le carestie e le pandemie globali come possibili conseguenze delle monocolture e dell’agricoltura industriale.
Geschrieben von La redazione