Torna dal vivo il festival internazionale di cinema lesbico Some Prefer Cake curato da Comunicattive e realizzato grazie ad una appassionata campagna di crowdfunding, oltre che alla generosa partecipazione di una costellazione ampia e variegata di attiviste lesbiche e femministe. Tre giorni di film, corti e documentari che mettono al centro storie di vita ribelli, anticonformiste, antipatriarcali, fuori dagli schemi delle narrazioni mainstream.
Si inizia venerdì 24 settembre con un’anteprima italiana, il documentario tedesco Female ejaculation and other mysteries of the Universe, una raccolta diversificata di filmati d’archivio, interviste e materiale documentario che racconta la storia di movimenti e pratiche sex positive incentrate sul piacere femminile e sulla sua carica rivoluzionaria di liberazione femminista. Introdurrà la proiezione l’attivista Valentine aka Fluida Wolfe, una delle voci presenti nel documentario.
L’amore libero e senza legami conformisti è il protagonista di alcune pellicole, fra cui in anteprima italiana il film colombiano Leading Ladies (sabato 25 settembre alle 18.30), un esperimento quasi teatrale in cui si intrecciano tutte le possibili combinazioni amorose che possono scaturire tra lesbiche. Sempre attorno a questo tema si concentrano altre 3 proposte: il coraggioso ìfé (venerdì 24 settembre dalle 19), primo film nigeriano a raccontare un amore lesbico, in un paese in cui l’omosessualità è un reato punito con il carcere, Tove (sabato 25 settembre ore 21.45), biografia sulla creatrice dei Mumin e sulla sua giovinezza anticonvenzionale, e il film turco Love, Spells and All That (domenica 26 settembre ore 16.30).
E poi le vite outsider di Genderation (sabato 24 settembre ore 17.30), raccontate vent’anni dopo Gendernauts dalla stessa regista, la tedesca Monika Treut; quelle altrettanto outsider e ribelli di Rebel Dykes(domenica 26 settembre ore 14.30), artiste, attiviste e musiciste che hanno scatenato la Londra post-punk; quelle caparbie e difficili di chi ha lottato contro l’AIDS, rimanendo invisibile all’interno dei movimenti stessi in Nothing Without Us (domenica 25 h. 18:30); quelle di chi negli ultimi anni ha creato un movimento tranfemminista con Non Una di Meno, sorprendendo e coinvolgendo anche donne ignare come la regista Maria Arena ne Il Terribile Inganno, unico film italiano in gara (sabato 25 settembre ore 14, presentazione con la regista e attiviste di Non Una di Meno Bologna e Milano).
I’m Palestinian (sabato 25 ore 16:00) è invece l’appuntamento ad hoc dedicato alle narrazioni di resistenza delle donne palestinesi, con quattro corti fuori concorso prodotti dal festival SHASHAT Annual Women’s Film Festival (Silk Threads, I wish I weren’t palestinian, The Ghoul, Sard) .
Non mancheranno i momenti di incontro e di socialità, organizzati nello spazio del giardino Lorusso, in collaborazione con l’associazione Link 2.0 all’interno dell’iniziativa Link in Park.
Saranno due le presentazioni di libri in programma durante il festival, dedicate a due figure fondamentali per l’immaginario lesbico contemporaneo, entrambe francesi: la regista Céline Sciamma e la scrittrice Monique Wittig. Ogni giorno alle 18:30 inoltre ci sarà uno spazio dedicato alla musica con la selezione musicale delle dj transfemministe queer della Collettiva Elettronika di Bologna.
Biglietti: biglietto singolo 7€ – biglietto singolo I’m Palestinian 5 euro. Abbonamento a tutte le proiezioni 65 €.
Geschrieben von L.R.