Il geniale compositore francese torna in terra veneziana dopo l’esperienza alla Biennale 2017 ospite del padiglione musicale di Xavier Veilhan. Pianista e musicista colto che ha iniziato gli studi a 4 anni, la sua figura è una abbagliante anomalia: è stato collaboratore di Frank Ocean, Sèbastian Tellier, Phoenix e Big Sun, autore di innumerevoli produzioni dal pop all’arte contemporanea (tra cui Laurie Anderson e Sophie Call). Un eclettismo che trova testimonianza anche nella caratteristica più personale della sua cifra stilistica, chiamata “Ultracores” e ideata da un giovane Chassol, figlio illegittimo di Steve Reich ed Alvin Curran, regista del nuovo secolo.

Ricampionare il mondo reale e quello virtuale: dall’avvento di youtube Chassol ha trasformato la sua tastiera in una macchina del tempo multisampler a/v, con la quale campiona e rielabora il sonoro reale presente nelle immagini. Il risultato è scardinante, la ripetizione del filmato, squenziato in loop musicali si trasforma in un humus di luce e vibrazione nel quale il prodigio del suo pianismo traccia imprevedibili geografie antiche e future. Chassol ha al suo attivo quattro album/film: “Nola Chérie”, che utilizza riprese girate a New Orleans all’indomani dell’uragano Katrina; “Indiamore”, un viaggio sulle rive del Gange in India, e infine “Big Sun”, un tributo incantatore alla sua isola natale della Martinica. Nell’ultimo anno ha licenziato due nuovi full lenght: „Ludi“ e „The Message of Xmas„. Imperdibile.