Mentre parte del pubblico e gruppi “indie” lamentano la mancanza di uscite o di non essere considerati dal „grande pubblico“, rivendicando però di essere indipendenti, l’underground musicale continua in quello che ha sempre fatto: l’auto organizzazione e il sostegno reciproco. Esempio lampante è il concerto per i dieci anni degli Øjne e degli Shizune nello storico Bloom di Mezzago, insieme a Storm{O}, Selva e Radura.
Tutti i gruppi coinvolti hanno macinato chilometri e suonato ovunque potessero senza supporto alcuno di major, agenzie stampa e booking del circuito mainstream vantando comunque partecipazioni a eventi storici dello screamo come il Fluff Fest o il Miss The Stars Fest, ed è notizia recente la partecipazione degli Øjne al New Friend Fest di Toronto. Dopo due anni orribili sarà la prima volta che rivedrò facce amiche e facce nuove e mi sembrerà di essere tornato in uno di quei festival europei dove tutti cantano insieme, anche senza sapere il significato di parole e frasi scritte in altre lingue. E faremo finta che tutto sia come prima della pandemia.
Geschrieben von Betani Mapunzo