“I have Battles in my life”. Da un freddo weekend di dicembre sulla costa sud dell’Inghilterra, anno domini 2005, quando riuscii a perdermi ben due set dell’allora quartetto newyorchese durante un leggendario ATP Festival e, per contrizione, passai i mesi successivi a consumare quello schizzatissimo doppio cd „EP C/B EP“, raccolta delle loro prime tracce opportunamente ripubblicate dalla Warp. Ci vollero comunque solo altri sei mesi per poter finalmente ammirare in azione Ian Williams e soci grazie alla loro sortita romana al Brancaleone, per l’occasione alla presenza di una ventina di persone. Da allora sono state diverse le loro apparizioni all’ombra del Cupolone, ma quella fatidica prima volta venne ricordata pure da Dave Konopka durante un breve intermezzo del concerto con ben altro pubblico al Quirinetta nel 2016, a oggi la loro ultima apparizione capitolina.
Nel frattempo, lo stesso Konopka ha lasciato la band e i dubbi sulla tenuta dell’ora duo Williams-Stanier sono stati fugati grazie a una superba prova al Cinzella Festival di tre anni fa e alla
pubblicazione del godibilissimo „Juice B Crypts“, impreziosito dalle ospitate più disparate: da Shabazz Palaces a Jon Anderson degli Yes, fino allo scatenato Sal Principato dei Liquid Liquid. Ovviamente, tutto ciò prima che irrompesse il Covid e costringesse, fra le altre cose, anche allo spostamento delle loro date previste per il 2020. Ma bando alle ciance: finalmente è il momento di goderseli di nuovo e chiedersi ancora una volta, come sempre senza risposta, come accidentaccio farà John Stanier a colpire quel dannato crash piazzato là in alto!
Geschrieben von Pierdomenico Apruzzese