cU (cancellato Uniform) è la nuova linea di abbigliamento in maglieria “digitale” ideata dalla designer Diletta Cancellato. Almeno due cose vanno dette prima di andare dritti al programma di Oliverso. cU è un progetto che si colloca molto – ma molto – appropriatamente rispetto alle esigenze del quotidiano del XXI secolo e pure nei confronti della filiera del fashion.
Innanzitutto, qui si rompe una specie di tradizione vestiaria: sizes doesn’t exist, non esistono taglie per cancellato Uniform, non ci sono XS, S, M, L, XL e così via, ma piuttosto una scala di vestibilità che si determina in base alle altezze. Ovviamente – e questo è già più canonico – genderless. Trovare un brand emergente che sconsideri le taglie, rivendicando quindi anche una certa politica estetica dei corpi, è cosa più unica che rara. Considerando che si tratta poi di abiti che hanno ampie vestibilità, potete pure immaginare di passarveli tanto tra amiche e amici quanto di generazione in generazione. Le ragioni qui non stanno soltanto in questioni di genere, ma nell’intuizione – analitica – che nel momento in cui vita e lavoro, ufficio e casa, si confondono e si distinguono sempre meno, occorre anche ripensare a come vestirsi, alle “uniformi”. Così come è raro che produca abiti on demand e in stampa (con macchine di maglieria 3Dd), per evitare sprechi di materiali e un po’ come si fa con la stampa di alcuni libri: per evitare di contribuire a intasare una filiera che è già – da sempre – satura, e che rappresenta in fondo una delle ragioni principali di spreco e inquinamento ambientale della filiera – tra produzione, logistica e consumo – del fashion.
Detto questo, arriviamo al dunque del Fuorisalone 2022, con Oliverso. cU presenta il suo primo pop-up store presso Cariplo Factory, con un allestimento progettato dall’architetta e art-designer Caterina Fumagalli. Vista poi l’articolazione contenutistica e tematica che i capi di cU veicolano, non poteva mancare un palinsesto ambiziosissimo che si snoda tra arte, design, musica e cultura dal sapore filosofico e transfemminista. Ovviamente non poteva mancare anche una selecta musicale a cura di Fritto FM, mentre la programmazione di talk, workshop e performance è a cura di Carlotta Franco – architetta, ricercatrice e autrice, nonché esponente di DOPO? –, e coinvolge il designer Tellurico per una performance di scultura, Go Dugong per un set musicale, Roberto Alfano per un laboratorio di rappresentazione dei corpi, Martina Geroni per introdurci ad un approccio contemporaneo al tornio, Parasite 2.0 per un talk sulla materia e sulla sua riproducibilità, Kabul Magazine con cui discuteremo di sostenibilità ecosistemica ed eco transfemminismo.
Insomma: si alterneranno momenti di laboratorio, performance e talk che navigano in approcci olistici, tra materia, ecosistema e saperi. Avete mai visto una tale mobilitazione culturale, ampia, non eccessivamente intellettualizzata, fluida ed etica? Ne dubitiamo.
Geschrieben von La Redazione