„Persona è una parola che esiste in italiano e inglese, con significati leggermente diversi: individuo e carattere. Questa dualità mi ha sempre interessato in termini di ciò che ho vissuto e di come mi presento”. Così, qualche anno fa, Lorenzo Senni spiegava la scelta del titolo “Persona” all’uscita del suo acclamato ep su Warp. Era la fine del 2016. Ryan Lee West, o Rival Consoles, che vogliamo scommettere sia a conoscenza di (e del lavoro di) Senni, nel 2018 ha fatto una scelta identica, intitolando il suo album allo stesso modo.
Nel caso del producer londinese, l’ispirazione è l’omonimo film in bianco e nero di Ingmar Bergman: una scarna ed essenziale riflessione sui temi dell’identità e dell’esistenza. In una densa intervista rilasciata a Pop Matters nell’aprile scorso, Ryan raccontava: „Pensavo che il titolo fosse troppe pretenzioso, ma in realtà credo che si abbia tale sensazione perché molto spesso parole come questa vengono rovinate. È una parola così semplice e potente. Ho deciso di utilizzarla per vedere come sarebbe andata“.
Pubblicato sulla deliziosa Erased Tapes di Ólafur Arnalds, l’album ha rappresentato uno dei migliori lavori elettronici dell’anno, ed è stato protagonista di furiosi replay sul mio telefonino. Avendo già avuto la fortuna di sentire un suo A/V set in una chiesa londinese nel 2015, non riesco a contenere l’eccitazione del suo ritorno in Italia in dimensione live.
Lo stage scuro, essenziale, un filo di luce bianca e gialla a intermittenza, laptop, controller, Prophet 8, Moog Voyager, montagne di fili ed effetti sul bancone. Un’ora di elettronica intelligente e carica di emozione, tra istinto dancefloor e linee calde di synth che squarciano il silenzio.
Il suo ultimo ambizioso album, uscito a fine 2021, è intitolato “Overflow“ ed è stato composto per una produzione di danza con lo stesso nome, creata dal coreografo Alexander Whitley. Il concept punta ad esplorare le ripercussioni che una vita circondata da dati, social media e pubblicità può subire a livello umano ed emotivo. Preparate gli organi migliori: cuore, orecchie e cervello. Menzione di merito per i promoter di Sexto ‚Nplugged, qui in combo con Claudio Scircoli di Scenasonica, per proporlo al pubblico dell’arido Nordest. Al di la’ della qualità dell’artista, un booking non scontato.
Geschrieben von Raffaele Paria