Sono passati 42 anni da quando i Ramones suonarono a Roma in una calda serata estiva nei giardini di Castel Sant’Angelo. Il nostro più affezionato lettore non era probabilmente ancora nato, ma Joey, Johnny, Dee Dee e Marky, jeans sdruciti e immancabile giubbotto di pelle nera, già calcavano i palchi nostrani in un concerto passato alla storia, prima trasmesso da mamma RAI (all’epoca si osava persino la messa in onda di live di gruppi come Ramones, Devo, Stranglers, Talking Heads…) e poi immortalato nel DVD ufficiale „Raw“, come contenuto bonus.

Bisogna dire che la vita non è stata particolarmente generosa con i “fratelli” Ramone, visto che Joey, Johnny e Dee Dee ci hanno lasciati già a inizio anni Duemila. Marky però non si ferma mai e con i suoi Blitzkrieg continua a mantenere sempre vivo il ricordo di un gruppo fondamentale per il punk rock americano e non solo. Perchè Marky è stato anche il batterista dei Voidoids di Richard Hell all’epoca di „Blank Generation“, vero e proprio inno del primo punk newyorkese, ha suonato con i redivivi Misfits in epoche di reunion, ma sono chiaramente stati i Ramones, con i quali ha suonato per quasi vent’anni, a lasciare un segno indelebile nella sua (e nostra) vita.

Ed ecco quindi tour senza fine con una band che probabilmente negli anni sarà cambiata mille volte, senza che questa volta la cosa ci possa minimamente preoccupare. Alla batteria c’è sempre lui, Marky Ramone, e quando sentiremo riecheggiare le parole magiche “Hey Ho! Let’s Go” ci faremo ancora una volta trascinare indietro nel tempo, in un viaggio nella memoria attraverso una setlist di quaranta e più canzoni immortali.