La aspettavamo pochi anni fa, sempre nella fresca cornice estiva della Casa del Jazz. In quell’occasione non furono lockdown o zone rosse a fermarla, ma un semplice temporale estivo, di quelli che non lasciano scampo. Oggi torna per la rassegna “I Concerti nel Parco” con il fido collaboratore Gerry Leonard alla chitarra, a trentacinque anni dalla sua prima apparizione romana in quel Teatro Olimpico, all’epoca luogo frequentato anche dalla musica che ci piace.
Era il 1987 e “Solitude Standing” era da poco uscito. Un disco magico che conteneva due dei più grandi successi di Suzanne Vega: “Luka” e “Tom’s Diner”. Un disco che la lanciava come una delle migliori cantautrici dell’epoca, una musicista folk che non disdegnava incontrare il mondo della musica pop. Da allora Suzanne Vega non si è mai fermata e nonostante una manciata di album (solo nove in quasi quarant’anni di attività), la grande passione per il palco è rimasta la stessa di quando, voce e chitarra acustica, intratteneva il pubblico dei locali del Greenwich Village.
E se ora la vedremo reinterpretare brani della sua discografia e, probabilmente, quella “Walk on the Wild Side” da tempo inserita nelle sue scalette, non dimentichiamo che a novembre potremo ascoltarla nuovamente come voce narrante nell’opera “Einstein on the Beach” di Philip Glass.
Geschrieben von Carlo Cimmino