Non aspettatevi trasfusioni, non aspettatevi composizioni sopra le righe, non aspettatevi conflitti e riconciliazioni. È secco il mondo di Agnes Obel. Come pietra, il rigore e la fermezza non lasciano spazio a nessuna sbavatura drammatica. Tutto è studiato per una casa d’avorio e marmo. Distaccata narratrice e interprete, una posa cristallizzata. Impermeabile grazia, imperturbabile e salda, i tasti del suo strumento non fanno che ribadire questa dichiarazione di guerra ai nostri poveri, fragili nervi. Non brucia, Agnes iberna e sospende. L’aria d’estate si fa pesante, l’umidità farinosa ci schiaccia al suolo, ma lei non si cura di noi, segue la propria glaciale condotta, incorruttibile, pulsazioni impercettibili. Ci lascia sgomente e asciutte. Godiamoci questa pausa perché dopo, quando l’ultima nota sarà suonata, torneremo ai nostri sudari.
Geschrieben von Paolo Santoro