Prima che la pandemia diffondesse il suo clima di lutto nel mondo, Haley Fohr stava già piangendo la morte di un’amica. Per molto tempo la perdita l’ha spinta lontano dalla sua arte, da quelle composizioni di sintetizzatori, archi e fiati in cui si annida la sua voce inquietante e straordinariamente bella, in quattro ottave, che rende anomala e inimitabile la musica di Circuit des Yeux.
Lavorando da casa al suo computer Haley ha scritto, arrangiato e prodotto ogni nota del suo sesto album. Improvvisamente, dalle macerie, qualcosa che cresce, e la rovina non era più rovina. Questo lavoro è la sua risposta al vuoto emotivo creato dalla pandemia in un racconto in bilico tra paura e speranza. Circuit des Yeux torna a Bologna dieci anni dopo, in uno stato di grazia, per un concerto che si preannuncia imperdibile.
Geschrieben von LR