Lo abbiamo visto, chitarra e voce, aprire nel 2013 il concerto degli Swans al Circolo degli Artisti. Un live intenso al quale hanno purtroppo potuto assistere solo pochi fortunati, complice un orario di inizio poco usuale per il pubblico romano. I più attenti lo ricorderanno anche come artefice dei suoni di „Theta“, il disco di esordio di Mai Mai Mai, per il quale curò il missaggio.
Ma Jamie Stewart, ormai splendido cinquantenne, è prima di tutto il frontman e l’unico componente stabile del gruppo di culto Xiu Xiu, formazione sperimentale statunitense ormai attiva da oltre un ventennio, con il suo attingere e rimescolare noise, elettronica e new wave, fino al jazz di „Nina“, il disco omaggio a Nina Simone che trasformava la band in un supergruppo che comprendeva nomi di punta della scena jazz come Tim Berne, Mary Halvorson, Ches Smith e Tony Malaby.
E non dimentichiamo Sal Mineo, progetto parallelo che vedeva Jamie affiancato da Eugene S. Robinson degli Oxbow, che passò anche sul palco del vecchio Init, o gli XXL, collaudata collaborazione fra Xiu Xiu e i torinesi Larsen. Oggi Jamie Stewart torna in solo nel bellissimo spazio di Industrie Fluviali, all’ombra del Gazometro, grazie agli sforzi di Unplugged In Monti che, anche per la sua undicesima edizione, continua la costante ricerca di nuove location da proporre al proprio pubblico. Una serata intima riservata a sessanta soli spettatori. Non vuoi essere uno di loro?
Geschrieben von Carlo Cimmino