C’era un tempo, ormai lontano, in cui un filo sottile, invisibile ai più, univa indissolubilmente Roma e Los Angeles. Erano i „soliti“ anni Ottanta e un’etichetta romana, la Viva Records, legata a Disfunzioni Musicali, il negozio di dischi più famoso della capitale, faceva uscire „Viva Los Angeles“, una compilation che presentava all’ascoltatore italiano una scena ancora sconosciuta. Fra i gruppi inclusi in quel vinile c’erano 17 Pygmies, Savage Republic, Drowning Pool, Bay of Pigs e facevano tutti parte, chi più chi meno, della cosiddetta trance californiana. Tutto partiva dal post-punk, ma nel mezzo c’era un po’ di tutto, dal surf
alla world music, fino a evidenti influenze morriconiane.
Poco dopo l’uscita di quel disco, la Viva riuscì anche a portare a Roma il principale gruppo di quella scena, i Savage Republic di Bruce Licher, chitarrista, grafico e boss della Independent Project Records. Per l’occasione si pensò a uno spazio che ebbe vita brevissima, il Teatro delle Voci, quartiere Portuense, poi trasformato in multisala e infine abbandonato.
Di quella formazione oggi restano i soli Thom Fuhrmann e Ethan Port, che a partire dal 2007 hanno trasformato quella che sembrava la solita reunion in una band in piena attività, passata tre volte per Roma in questi quindici anni, l’ultima nell’ormai lontano 2014, quando suonarono in quello che allora era il Forte Fanfulla. Oggi, nove anni dopo, un 10 pollici registrato con Steve Albini, un album, „Meteora“, uscito nel 2021 con la versione americana in vinile ancora fresca di stampa, ritroviamo i Savage Republic al Wishlist di San Lorenzo, ospiti della prima serata live dell’anno di Metamorphosis. Immancabile, come sempre, il fusto di benzina sul palco. Gli verrà dato fuoco questa volta?
Geschrieben von Carlo Cimmino