Se c’è un gruppo non 4AD che è stato sempre associato all’etichetta fondata da Ivo, questi sono i Breathless, tanto che il cantante Dominic Appleton è stato uno dei pochi musicisti esterni alla label ad essere invitato a far parte dei This Mortal Coil, ovvero quello che della 4AD era un vero e proprio supergruppo. I Breathless avevano però scelto l’indipendenza e, fondata una propria etichetta, la Tenor Vossa, hanno inciso sempre per quella.
La ricerca costante della melodia e le atmosfere sognanti, anche se spesso intrise di psichedelia, hanno fatto sì che il gruppo inglese venisse considerato uno degli alfieri del cosiddetto dream pop, anche se all’epoca, quando non era così importante dare un nome specifico a ogni sottogenere musicale, il loro era semplicemente il suono della new wave. A Roma vennero nel loro periodo d’oro, nel 1988 e nel 1989, la prima volta allo storico Uonna Club, la seconda al Piper, ai tempi del secondo e terzo LP, “Three Times and Waving” e “Chasing Promises”. Con gli anni novanta la band iniziò a prendersi lunghe pause, il suono si orientò maggiormente verso sonorità space rock e drone, fino al ritorno in grande stile nel 2022, dopo dieci anni di inattività, con il notevole “See Those Colours Fly”, dove la drum machine ha forzatamente preso il posto del batterista Tristram Latimer Sayer, coinvolto in un serio incidente automobilistico.
Oggi la formazione originale composta da Dominic Appleton (voce e tastiere), Ari Neufeld (basso) e Gary Mundy (chitarra) – quest’ultimo noto anche come membro dei Ramleh e fondatore della Broken Flag – affronta un breve tour italiano accompagnata alla batteria da Marco „Il Bue“ Schiavo dei torinesi Larsen, in concomitanza con l’uscita del box in 4 CD “Cherry Stars Collide – Dream Pop, Shoegaze & Ethereal Rock 1986-1995”, che include brani di Breathless, Cocteau Twins, Mazzy Star, Low e tanti altri.
Geschrieben von Carlo Cimmino