Nadah El Shazly è una delle più interessanti e recenti espressioni musicali di un bel movimento undeground attualmente presente in Egitto, garante di nuove esplorazioni musicali: qui Alan Bishop e Sam Shalabi hanno dato vita alle jam acidissime dei Dwarfs of East Agouza, da qui esce l’assurda “electro chaabi” mandata in turbo con due scatenate batterie da Islam Chipsy. E proprio dal Cairo si è mossa Nadah El Shazly, quando cantava ancora normali canzoni punk, prima di arrivare a stupire tutti con il suo debutto „Ahwar“, semplicemente uno dei migliori dischi di „canzoni avant“ degli ultimi anni.
Concepito tra Egitto e Canada (ovvero Montreal e giro Constellation) proprio insieme a Sam Shalabi, „Ahwar“ è un album fumoso ed evocativo in cui la voce di Nadah serpeggia modulando maqaam (scale arabe) tra strumenti tradizionali, elettronica ed ensemble avant-jazz. Il risultato è unico e particolare: un’oscura psichedelia araba “totale”, in cui confluiscono molteplici mondi sonori. Mondi che Nadah schiuderà stasera con il solo aiuto di laptop e controller, usando la sua voce per trasformare gli spazi intimi del 30Formiche in un localino nascosto del Cairo, dove si improvvisano misteriosi versi senza tempo.
A seguire il b2b2 tra Giulio Pecci e Roberta Strada per continuare a inebriarsi di vibrazioni no-border.
Geschrieben von Marco Caizzi