Sarà colpa del provincialismo che da sempre ci contraddistingue, fatto sta che quando si parla di Hank Roberts dalle nostre parti, la prima cosa che viene in mente è il progetto che lo vede insieme a Filippo Vignato, Giorgio Pacorig, Pasquale Mirra e Zeno De Rossi e che ha portato alla realizzazione di due ottimi album su CAM Jazz. Il percorso del violoncellista americano, però, parte da ben più lontano.
Nato in Indiana sessantanove anni fa – ha festeggiato il compleanno in tour proprio in questi giorni – Roberts, violoncellista che non disdegna l’uso della voce, è diventato ben presto una delle figure di spicco della downtown di New York, collaborando fin dagli anni Ottanta con musicisti come John Zorn, Marc Ribot e Tim Berne.
Membro fisso di alcune delle formazioni di Bill Frisell, ha registrato oltre dieci album a suo nome, negli ultimi dei quali – “Congeries of Ethereal Phenomenon” (in trio) e “Science of Love” (in sestetto) – è stato affiancato dalla collaudata coppia Jacob Sacks al piano e Vinnie Sperrazza alla batteria. Questa sera si presenta alla guida di un nuovo trio, ancora una volta violoncello, piano e batteria, con Aruan Ortiz, che ricordiamo in un bellissimo concerto di qualche anno fa al Cantiere di Trastevere, e Matt Wilson.
Geschrieben von Carlo Cimmino