Senza cedere a sciovinismi inutili che vanno tanto di moda da un po’ di mesi a questa parte, dobbiamo dirci orgogliosi del successo dei Messa. Erano anni, infatti, che una band italiana non veniva accolta con così tanto entusiasmo all’estero, (Måneskin a parte). Dei Messa ci piace praticamente tutto: il nome, l’estetica, le copertine, i titoli delle canzoni. Ma soprattutto le canzoni.
Dall’esordio con “Belfry” fino al terzo album “Close”, la band veneta sta tratteggiando tutte le sfumature dell’oscurità in dischi bellissimi, intensi e sorprendenti. Fra la lentezza (e l’iconografia) del doom, la psichedelia più malvagia e le divagazioni jazz, con i Messa sembra di immergersi in un’atmosfera esoterica pura e senza rischi di pacchianerie. Un gruppo da sostenere, anche alla luce del recente incidente col furgone in Francia che li ha costretti a una battuta d’arresto per qualche mese. Godersi il loro live in clima natalizio sarà un’esperienza assolutamente mistica.
Geschrieben von Livio Ghilardi