Ci sono gruppi che sono figli del nostro tempo e della sua collezione di tempi passati, di stili musicali di cui una volta avremmo forse potuto ignorare le citazioni felicemente pop e credere che abbiano inventato davvero qualcosa di nuovo. La Femme probabilmente è uno di questi.
Un godibile insieme indie – se ancora si può dire – francofono, ma un po’ kraut, ma un po’ psycho-surf, pure synth e un po’ lo-fi, per infilare qualche argot musicale che dia l’idea dell’ultimo album „Mystere“, uscito ad un paio d’anni dal primo, „Psycho Tropical Berlin“.
Insomma, un bell’ensemble, che forse racchiude tutti quei gruppi che ammettiamo di voler risentire ogni tanto, ma nessuno sa bene che fine abbiano fatto. Tipo Air, Sexy Sushi, Stereo Total, Jacno, Lio, Plastic Bertrand fino a France Gall e Brigitte Bardot – solo per citare l’Oltralpe. Se non si conosce il francese si può sempre fingere come in „Foux Du Fa Fa“ dei Flight of the Conchords: ma davvero non c’è bisogno di capirlo per apprezzarli.
Geschrieben von Marta Collini