È un doppio concerto quello che ci viene proposto stasera dalla Casa del Jazz nel parco di Villa Osio. Da un lato un musicista che vediamo molto di rado sui nostri palchi, dall’altro un piccolo ensemble che riunisce alcuni dei nomi più noti dei giovani jazzisti italiani. John Surman, sassofonista inglese, è considerato uno dei padri del jazz europeo e, di sicuro, fra le figure simbolo dell’etichetta tedesca ECM. Dopo aver suonato fin da giovane con nomi del calibro di Ronnie Scott, John McLaughlin, Mike Westbrook e Michel Portal, agli inizi degli anni settanta fondò lo storico The Trio con Stu Martin e Barre Phillips, per poi iniziare, sul finire del decennio, la sua avventura con la ECM, da “Upon Reflection” in solo fino all’ultimo “Invisible Threads”.
Ricordiamo i suoi concerti all’Auditorium per sax e synth o al fianco di Jack DeJohnette, Dave Holland e tanti altri, ma unicamente andando indietro nel tempo di parecchi anni. Oggi torna a Roma in duo in compagnia del pianista norvegese Vigleik Storaas, con cui collabora dagli anni novanta, come testimonia anche il “Nordic Quartet”, sempre su ECM, insieme a Terje Rypdal e Karin Krog. La seconda parte della serata ci offre poi l’ONJGT Synthesis, una selezione dei musicisti dell’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti diretta da Paolo Damiani. Accanto a lui, tra composizioni originali ed improvvisazione, tanti nomi che ben conosciamo: Anais Drago al violino, Camilla Battaglia alla voce, Francesco Fratini alla tromba, Giacomo Zanus alla chitarra, Federica Michisanti al contrabbasso e Francesca Remigi alla batteria.
Geschrieben von Carlo Cimmino