Dopo i grandi della chitarra è ora la volta dei “Bass Heroes”, pronti a calcare il palco della Casa del Jazz in una delle mini rassegne proposte da Summertime. Senza nulla togliere a John Patitucci, che arriverà nei prossimi giorni come componente del trio di Danilo Perez, l’appuntamento imperdibile è senza dubbio alcuno quello con Dave Holland che si presenterà alla guida di un nuovo quartetto stellare, dopo che negli ultimi anni lo abbiamo visto al Parco della Musica in duo con John Scofield e nel Crosscurrents Trio insieme a Chris Potter e Zakir Hussain.
Compositore e contrabbassista inglese, Dave Holland può essere considerato una vera e propria leggenda. Poco più che ventenne già suonava nel gruppo di Miles Davis, con il quale registrò dischi epocali quali “Filles de Kilimanjaro”, “In a Silent Way “ e “Bitches Brew”, per poi formare i Circle con Chick Corea, Anthony Braxton e Barry Altschul. Di lì a poco firmò per la ECM, per la quale nel 1972 debuttò come band leader con “Conference of the Birds”, per poi fondare il Gateway Trio con John Abercrombie e Jack DeJohnette.
Infinite le collaborazioni dell’epoca, da Stan Getz a Sam Rivers, da Betty Carter a Herbie Hancock. All’inizio degli anni ottanta iniziò a muovere i primi passi il Dave Holland Quintet, un quintetto in continua evoluzione e trasformazione, spesso intergenerazionale, che negli anni ha visto protagonisti musicisti come Steve Coleman, Kenny Wheeler, Chris Potter e Nate Smith, mentre in tempi più recenti hanno preso vita progetti come i quartetti Prism con Eric Harland, Kevin Eubanks e Craig Taborn o Aziza con Chris Potter, Lionel Loueke e, ancora una volta, Eric Harland. Oggi torna in tour con il suo New Quartet, formato da Kris Davis al piano, Jaleel Shaw al sax alto e Nasheet Waits alla batteria. Tutti musicisti che ai tempi di “Bitches Brew” non erano nemmeno nati, ancora una volta a testimoniare come per Holland la musica tragga linfa vitale proprio dal confronto fra le diverse generazioni.
Geschrieben von Carlo Cimmino