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Sa 22.07 2023 – So 30.07 2023

Mondiali di Scherma

Wo

Allianz Mico
V.le Eginardo Gate 2, 20149 Milano

Wann

Samstag 22 Juli 2023 – Sonntag 30 Juli 2023

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Da bambini si sogna d’essere cavalieri. Per qualche ragione dimenticata crescendo, bastoni e spade di legno sono il pane quotidiano con cui ci spacca felicemente i denti. Per finta e per davvero, insomma, verosimilmente. Una stoccata è pur sempre una stoccata. Pensate poi che è dall’Egitto dei faraoni che si gode vedendo combattere servi e prigionieri a bastonate. Un sentimento che ha per certo cinquemila anni, e per incerto la storia dell’umanità tutta. Che passa per i gladi, per gli eserciti, i nobili e i civili che duellano per strada, passa per i finti tornei e duelli nei parchi divertimento, nelle rievocazioni storiche, e arriva dritto allo sport con la scherma.

Insomma, ci si incanta. Duello di punta, di taglio, al primo sangue, cosa che determina il colore delle tute degli schermidori, tra affondi, stoccate, vorticose cavazioni e colpi di polso tanto forti da far piegare le lame e serpeggiare la punta fino al busto avversario, il magico fuetto. Mosse magiche, indubbiamente con polso. C’è il fioretto elegante e accademico, fatto di scambi rapidissimi e convenzionali – ovvero quella regola per cui se uno attacca, l’altro si difende e poi si riparte, cosa inventata parecchio tempo fa per evitare che due duellanti s’infilzassero assieme facendo finire tutto in un noiosissimo pareggio; la spada tecnica, d’altissimi livelli, che vale ovunque: testa, arti, busto, sempre a colpi di punta ma senza convenzione (d’altronde è alla spada che si deve il colore della divisa tradizionale: il rosso del sangue si deve notare da subito); e infine la sciabola: dinamica, di derivazione cavalleresca, con colpi di punta, taglio e controtaglio, che a immaginarla fuori dall’ambito sportivo è un lavoro da macellai.

Parliamo insomma di uno sport vecchio come l’uso dei bastoni, e a Milano c’è il Mondiale: il Campionato Mondiale Assoluto di Scherma 2023, con ben 9 giornate di competizioni in pedana con più di 100 paesi diversi. Da qualche parte ho letto che la pistola è un trucco volgare, non un arma; sapete, tutta quella roba per cui si mira e basta e si preme un grilletto, un po’ le stesse fisime che oggi si fanno sui droni, dove manco c’è da prendere la mira ma si girovaga muovendo due pollici su un joystick, ecco, una roba poco umana, che l’avversario lo devi vedere negli occhi, devi sfidarlo, devi guardarlo, e se lo fai da una comoda poltrona o da duecento metri di distanza sei soltanto uno sfigato, uno che non ha capito niente, poco cavalleresco insomma. Quella frase sulla pistola come arma da perdenti finiva dicendo che il corpo a corpo non è da infami ciarlatani picchiatori di strada randomici, ma ha un’etica, anzi: una mistica.

La sublimazione. Totale. Della spada.

Poi c’è anche la versione medievale che non scade mai per tenori di violenza ancestrale. Ma questa è un’altra storia.

 

Geschrieben von Giacomo Prudenzio