Serata sotto l’egida della Subsound Records quella di stasera al Glitch. L’etichetta romana cala una coppia di assi per un doppio concerto di quelli da non perdere: da un lato la sacerdotessa della psichedelia più oscura (occulta si può ancora dire?) Lili Refrain, dall’altro i soundscape di Lorenzo Stecconi.
Lili Refrain, voce, chitarra, percussioni e loop station, è attiva da ormai quindici anni, i suoi live sono dei veri e propri rituali e dopo un 2022 che l’aveva portata a presentare Mana, il suo quinto disco uscito lo scorso anno, sui palchi di mezza Europa, in festival del calibro dell’olandese Roadburn e del francese Hellfest, negli ultimi mesi, oltre a continuare un tour senza fine, ha aperto una decina di date per i Cult nel loro tour europeo, sodalizio che proseguirà a Novembre per la reunion del quarantennale dei Death Cult.
Prima di lei Lorenzo Stecconi con i tappeti sonori della sua chitarra elettrica, ad introdurre “Ambula Ad Intra”, vinile uscito lo scorso giugno per l’etichetta romana, finora fatto ascoltare dal vivo solo a un ristrettissimo pubblico in una piccola biblioteca del Pigneto. Ingegnere del suono e mago del mixer per moltissimi gruppi, da Zu e Ufomammut fino ai recenti Bosco Sacro, Stecconi lo ricordiamo chitarra dei Lento e dei Traum, il nuovo supergruppo, con un disco in uscita a breve, formato insieme a Luca T. Mai degli Zu e Luca Ciffo e Paolo Mongardi della Fuzz Orchestra.
Geschrieben von Carlo Cimmino