«I don’t know where I’m going from here, but I promise it won’t be boring».
Non è passato nemmeno un mese dalla scomparsa di David Bowie, lo smarrimento ancora serpeggia, la sua musica ancora riecheggia, la sua voce inconfondibile non dà tregua. Fiumi di parole sono stati scritti e tributi gli vengono dedicati da una moltitudine di artisti e amici.
È incredibile pensare al suo impatto sulla musica, sull’immagine, sulla moda e – in generale – sulla cultura contemporanea.
È difficile trovare termini che descrivano fino in fondo questo camaleonte pop sempre capace di precorrere i tempi, in una continua sperimentazione, un perpetuo reinventarsi ridefinendo i confini e sfidando le convenzioni. Un Leonardo da Vinci trasversale che, a volte vincitore a volte vinto, ha riscritto i codici musicali ed estetici di generazioni intere a cavallo tra due secoli. Un eterno ragazzo dal fascino androgino. Un creativo eclettico che ha varcato i confini della nativa Inghilterra conquistando chiunque e ovunque. Un mimo, un alieno, un pittore, un trasformista in continua evoluzione eppure sempre, immediatamente riconoscibile. Una fonte d’ispirazione per molti, che a sua volta ha tratto spunto da un vastissimo assortimento di artisti, cantanti, attori e registi.
Un insolito Dorian Gray che però non ha mai venduto la sua anima, conservando invece la sua integrità che ha saputo restituire senza sbavature e con appassionata dedizione.
Così, fra passato e futuro, questo Omaggio al Duca bianco rappresenta un’occasione splendida per capire – almeno in parte – un extraterrestre caduto sulla Terra. E anche se in realtà si ha l’impressione di non arrivare mai a conoscerlo fino in fondo, il viaggio suscita una ridda di emozioni, evoca infiniti richiami e fa vibrare sentimenti profondi. Un vibrante caleidoscopio che dà le vertigini e lascia quasi tramortiti e sperduti – Lost in Space -, ma indiscutibilmente arricchisce.
Da prigioniero di guerra in Merry Christmas Mister Lawrence (Furyo) ad extraterrestre in The Man Who Fell to Earth, da seduttore in Just a Gigolo a Ponzio Pilato in The Last Temptation of Christ e ad Andy Warhol in Basquiat, David Bowie ha recitato con Catherine Deneuve, Susan Sarandon, Kim Novak, Harvey Keitel, Willem Dafoe, Gary Oldman, Christopher Walken e Dennis Hopper, per citarne alcuni.
Il suo talento lascia senza fiato per la capacità di travalicare il tempo e rimanere sempre attuale. È un mistero mai svelato.
E tornano in mente, con insistenza, le parole di Nature Boy, capolavoro di Nat King Cole, che Bowie reinterpretò in modo indimenticabile per Moulin Rouge
There was a boy
A very strange enchanted boy
They say he wandered very far, very far
Over land and sea
A little shy and sad of eye
But very wise was he
And then one day
A magic day he passed my way
And while we spoke of many things
Fools and kings
This he said to me
The greatest thing you’ll ever learn
Is just to love and be loved in return
IL PROGRAMMA
5 Febbraio
H. 21:00
Proiezione del corto Oddity, di Cristiana Turchetti, Pino Roggero, a seguire Furyo, di Nagisa Ôshima, versione originale con sottotitoli in italiano
6 Febbraio
H.17:00
Miriam si sveglia a mezzanotte, di Tony Scott
H. 21:15
L’uomo che cadde sulla terra, di Nicolas Roeg, versione originale con sottotitoli in italiano
7 Febbraio
h. 19:00
Proiezione del corto Oddity, di Cristiana Turchetti, Pino Roggero, a seguire David Bowie – Sound and Vision, di Rick Hull, versione originale con sottotitoli in italiano
8 Febbraio
H. 17:30
Gigolò, di David Hemmings, versione originale con sottotitoli in italiano
h. 20:30
David Bowie – Serious Moonlight, di autori vari
09 Febbraio
H. 18:00
L’uomo che cadde sulla terra, di Nicolas Roeg, versione originale con sottotitoli in italiano
H. 20:30
L’ultima tentazione di Cristo, di Scorsese, versione originale con sottotitoli in italiano
10 Febbraio
H. 17:00
Absolute Beginners, di Julien Temple
H. 19:00
Radio On, di Christopher Petit
H. 21:15
Basquiat, di Julian Schnabel
11 Febbraio
H. 16:30
Christiane F. Noi i ragazzi dello zoo di Berlino, di Uli Edel, versione originale con sottotitoli in italiano
H. 19:00
Moon, di Duncan Jones, versione originale con sottotitoli in italiano
Geschrieben von MP