Da qualche anno la terra dei tulipani sembra essere diventata uno degli epicentri creativi della crescente e sempre più interessante scena global. Altın Gün, Mauskovic Dance Band e YĪN YĪN, in rigoroso ordine alfabetico, partendo dalla natia Olanda hanno girato il mondo tanto fisicamente quanto musicalmente, visitando e raccontando luoghi differenti e abbinandoli alla propria sensibilità, cultura e visione sonora.
Per quanto riguarda il quartetto proveniente da Maastricht, la miglior definizione possibile del loro blend musicale la potete trovare su Bandcamp: “… a no man’s land between Khruangbin and Kraftwerk, surf music and Southeast Asian psychedelia, Stax soul and mutant 80s disco, City pop and Japanese instrumental folk (sōkyoku)”. Tantissime influenze alle quali ne andrebbe aggiunta almeno un’altra extra musicale, l’astrologia, spesso citata nei vari titoli.
In particolare “Mount Matsu” – terzo e migliore album in carriera, fresco di stampa e uno dei primi highlights del 2024 – è un benefico e tonificante tsunami di ritmi e melodie; un disco irresistibile e abbagliante come il sole rosso che capeggia nella bandiera giapponese, luogo elettivo, fin dal titolo, di questo nuovo viaggio firmato YĪN YĪN. Il loro ultimo passaggio romano è stato nel maggio del 2022 all’interno del sempre lungimirante Rome Psych Fest.
La location fisica sarà la stessa, il Monk, ma questa volta il pubblico sarà tutto per loro, pronto a ballare, sudare con il corpo e a migrare con la mente verso spazi reali o ideali, senza barriere di alcun tipo, omaggiati ed evocati dalla band, fino ad arrivare alla loro isola che non c’è, ma che non sarebbe affatto male se dovesse spuntare prima o poi nelle nostre mappe.
Geschrieben von Matteo Quinzi