Dovreste oramai sapere già tutto di studioamatoriale, ma dato che siamo affetti da quella prolissità lallatoria ci teniamo a ripeterlo ancora con parole diverse: studioamatoriale è il luogo dell’appaesarsi dei far-tutto (ma noi dei tuttofare), vale a dire spazio in cui a esser prediletto è il gusto per l’ostinatezza e per il cimento, quei dove si razzola in cerca di virtù.
Virtù: crediamo sia il punto fermo di studioamatoriale, poiché la virtù è qualcosa che va notoriamente esercitata, che nessuno fa cascare da alcun dove, che non ci si guadagna ma si suda, s’apprende, perseguendo con costanza un qualcosa. E via via che fai, ecco che trovi pure l’etica, ma lasciamo la questione ai filosofi che meglio di noi sanno argomentare le disposizioni etiche e tutti quei micromondi che premono per diventare oggettivi.
studioamatoriale è insomma fatto da virtuosi, e lo si capisce sia dalle mostre (le chiamiamo così perché alle volte sono mostre, altre attività suddivise su più giorni, altre presentazioni di sorta, altre ancora esperimenti d’abitazione in emergenza affittuaria), in cui puntualmente i testi recano la firma del Tola, altra anima amatoriale assieme al Castucci, e dagli artisti.
Oggi è il momento di Marta Ferro, che con Costanza presenta una nuova serie di esercizi espressivi tutti apparentemente votati alla continuità, alla costanza o alla Costanza. Nome più ligio che ci sia. Si intravedono dunque nelle decalcomanie, nei bassorilievi, nei disegni accenni di partiture, bozzetti di mappe cartografiche, tracce accennate di movimenti e nel mezzo a tutto forme curvilinee sensuose che strizzano l’occhio a figure femminili. La costanza è qui nel segno: l’ostinatezza, la metempsicosi dell’esercizio che conduce a una figurazione che si dà per serie, immancabilmente per serie, e lì trova mano a mano il senso delle cose che fa.
La mostra come sempre è visitabile all’opening party alle 18:00 e poi sempre su appuntamento.
Geschrieben von Giacomo Prudenzio