Da Roma penso che manchi dal 2018 quando lo vedemmo sia all’Auditorium del Parco della Musica con il Fly Trio, formazione che da oltre un ventennio lo vede insieme a Larry Grenadier e Jeff Ballard, sezione ritmica anche del Brad Mehldau Trio, sia al Cantiere in duo con Ethan Iverson, già pianista dei Bad Plus, che esattamente un mese fa ha suonato con il suo nuovo trio alla Casa del Jazz.
Ed è su questo stesso palco che oggi Mark Turner si presenta alla guida del suo affiatato quartetto formato da Jason Palmer alla tromba, ruolo in precedenza affidato ad Ambrose Akinmusire, Joe Martin al contrabbasso e Jonathan Pinson alla batteria. Un quartetto – con un “Live At The Village Vanguard” ancora fresco di pubblicazione – con cui nel 2022, a quasi dieci anni di distanza dal precedente “Lathe of Heaven”, ha inciso per ECM “Return from the Stars”, prendendo il titolo dal racconto di fantascienza di Stanislav Lem.
Sassofonista dallo stile raffinato, lo statunitense Mark Turner ha collaborato in passato con nomi quali Jon Henderson, Joshua Redman e Steve Coleman e, sempre su ECM, è apparso anche in “One Is The Other” e “All Our Reasons”, registrati con il quartetto di Billy Hart, e in “New York Days” di Enrico Rava.
Geschrieben von Carlo Cimmino