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Mi 01.05 2024

Roscoe Mitchell & Michele Rabbia

Wo

Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
Viale Pietro de Coubertin 30, 00196 Roma

Wann

Mittwoch 01 Mai 2024
H 21:00

Wie viel

€ 25

Kontakte

Sito web

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  • And Then There Was Peace

    Roscoe Mitchell

  • Nonaah - Montreal, Alto

    Roscoe Mitchell

  • Ornette

    Roscoe Mitchell

Courtesy of Spotify™

Sono già passati più di cinque anni da quella magica serata in cui Roscoe Mitchell, che da lì a poco sarebbe tornato a Roma alla guida del suo Art Ensemble of Chicago, divise il palco dell’Aula Magna dell’Università La Sapienza con Gianni Trovalusci e Michele Rabbia per la stagione della IUC. Oggi Roscoe Mitchell, eternamente giovane e vitale sassofonista che si appresta a spegnere le ottantaquattro candeline, incontra nuovamente le percussioni di Michele Rabbia in Sala Petrassi, nell’ambito di un breve tour che a Torino li farà suonare prima del New Masada Quartet di John Zorn per poi spingersi fino in Polonia.

Membro sin dal 1965 dell’Association for the Advancement of Creative Musicians, associazione no profit che ha legato il suo nome in modo indissolubile al free jazz di Chicago, Roscoe Mitchell è da sempre uno sperimentatore, un musicista che potremmo definire più d’avanguardia che puramente jazz, tanto da non disdegnare incursioni nella musica classica né collaborazioni con artisti provenienti da mondi in apparenza lontani come la poetessa/attivista Moor Mother. Senza dimenticare l’intensa attività didattica che lo ha portato pochi anni fa anche a tenere un workshop per gli allievi del Conservatorio di Santa Cecilia.

Di certo non ha bisogno di presentazioni neanche Michele Rabbia, attivo fin dai primi anni novanta come componente degli Aires Tango per poi collaborare con i maggiori nomi del jazz e dell’improvvisazione. Negli ultimi anni lo abbiamo visto in solo, in duo con Daniele Roccato o Ingar Zach, accanto a Gianluca Petrella, Eivind Aarset, Dominique Pifarély e nel quartetto di Federica Michisanti con Louis Sclavis e Vincent Courtois.

Geschrieben von Carlo Cimmino