Non c’è “ascolto inquieto” (il motto del Festival Milano Musica 2024) tanto quanto quello di Fausto Romitelli di cui quest’anno ricorrono 20 anni dalla morte (e dieci anni fa il Festival fu proprio a lui dedicato, dandoci occasione di ascoltare molta della sua musica).
Figlio (musicale) di Ligeti e Sciarrino, e dopo un passaggio importante in IRCAM, l’autore milanese, consumato dalla leucemia in età ancora troppo giovane, è stato il compositore più antiaccademico ed eclettico del dopoguerra italiano.
Il suo lavoro sul rumore e l’uso sapiente e spesso sconcertante dell’elettronica ne hanno fatto un fenomeno di primo rilievo della produzione musicale non ascrivibile ad alcuna tendenza musicale. An Index of Metals, vincitore del Premio Abbiati nel 2005, è considerata una delle sue opere più importanti in cui linguaggio visivo e musicale si fondono secondo sonorità e ispirazioni che mettono insieme musica pop e musica colta, pop art (è ispirato a un quadro di Lichtenstein) e sofisticate proiezioni.
PROGRAMMA
An Index of Metals (2003, 55′)
video-opera per soprano, ensemble, elettronica e multiproiezione
Testi di Kenka Lekovich
Video di Leonardo Romoli e Paolo Pachini
Informatica musicale di Francesco Giomi
Geschrieben von Alberto Bottalico