C’è molta Roma in questo quartetto (+1) che profuma di Scandinavia, da dove, in realtà, parte questa avventura. Un primo disco, “In equilibrio”, registrato a fine 2019 ad Ascoli Piceno, terra d’origine del pianista e compositore Emiliano D’Auria, e pubblicato dalla norvegese Losen Records un paio d’anni più tardi, un secondo, “First Rain”, ancora per la Losen, registrato nel 2023 a Giske, isoletta tra i fiordi a nord di Bergen.
Romani, come dicevamo, sono i “nostri” Giacomo Ancillotto, Dario Miranda ed Ermanno Baron, rispettivamente chitarra, contrabbasso e batteria, tre musicisti che conosciamo bene e rivediamo sempre con piacere. Giacomo Ancillotto lo ricordiamo per quasi un decennio nei Luz, poi nei Sudoku Killer di Caterina Palazzi ed in altri mille progetti fino al recentissimo trio Descansate Niño con Marco Zenini e Alessandra D’Alessandro. Attivo ormai da un decennio con la compagnia svizzera PerpetuoMobileTeatro, Dario Miranda è componente del trio N-Est con Marco Colonna e Fabrizio Spera, ma anche del trio Genera insieme a Luca Venitucci e, anche qui, Ermanno Baron, dal canto suo membro del trio Arbo di Igor Legari, dell’ensemble di improvvisazione elettroacustica Acre e del MAT di Marcello Allulli.
Componente aggiunto al quartetto, ma di fatto effettivo, è il trombettista Luca Aquino, dieci album da band leader, autore di colonne sonore ed un passato nel quartetto di Manu Katché. Oggi, dopo aver attraversato negli ultimi mesi Polonia, Svezia e Germania, Emiliano D’Auria e i suoi compagni di note presenteranno “First Rain” anche a Roma. Jazz nordico con un
pizzico di mediterraneo. Quanto basta per scaldarci.
Geschrieben von Carlo Cimmino