Nell’ambito di Carne va in scena Magnificat della coreografa e danzatrice Amina Amici, uno studio sulla figura della Vergine Maria attraverso uno sguardo laico, per una ricerca duplice: quella sul femminile e quella sulla scrittura coreografica a partire da suggestioni pittorico-iconografiche.
La ritmicità del gesto dona “azione” al potenziale racchiuso nella bidimensionalità pittorica; i punti di fuga, così come il segno che si ammorbidisce per accogliere, si fanno punteggiatura nella scrittura coreografica: «Qual era il suo stato emozionale, com’era il suo sguardo e il suo cuore battente nella velocità della paura, probabilmente, nell’incontro con l’Arcangelo? Un luogo, non luogo, sul crinale tra astrazione e concretezza. Maria tramite tra il terreno e il divino; il punto di vista della donna madre, dell’archetipo, una donna comune e mortale. Cosa resta di Maria nonostante noi?», scrive Amina Amici.
Geschrieben von LR