È figlio d’arte, ma a differenza di tanti altri musicisti non ha ereditato lo strumento del padre. Se John Blake Jr. era un violinista, noto soprattutto per la collaborazione con McCoy Tyner nella prima metà degli anni ottanta, Johnathan Blake è un affermato batterista, a lungo componente della Mingus Big Band e del trio di Kenny Barron fino all’esordio del 2012 con “The Eleventh Hour”, primo disco a suo nome che vedeva al suo fianco i sassofonisti Mark Turner e Jaleel Shaw, oltre ad ospiti come Robert Glasper e Tom Harrell, seguito da “Present”, insieme a Thomas Maintz e Scott Colley, “Gone, But not Forgotten”, con Chris Potter e Mark Turner, fino al doppio “Trion”, nel quale presentava il suo trio con Chris Potter and Linda Oh.
È del 2021 l’esordio del suo quintetto Pentad con “Homeward Bound”, primo disco su Blue Note. Un quintetto che ruota attorno al trio formato dallo stesso Blake insieme al collaboratore di lunga data Dezron Douglas al contrabbasso e a David Virelles al pianoforte e tastiere. Accanto a loro i compagni di etichetta Immanuel Wilkins al sassofono e Joel Ross al vibrafono.
Cinque musicisti affiatati che saranno ancora insieme nel successivo “Passage”, uscito lo scorso anno sempre su Blue Note. Ed è proprio Pentad il quintetto guidato da Johnathan Blake che vedremo stasera sul palco della Casa del Jazz, anche se in una formazione differente rispetto a quella dei dischi.
Insieme all’immancabile contrabbasso di Dezron Douglas avremo infatti Jaleel Shaw al sax, Fabian Almazan al piano e Warren Wolf al vibrafono.
Geschrieben von Carlo Cimmino