I Blonde Redhead sono una delle band più eclettiche del panorama indie-rock americano degli ultimi trent’anni. Al netto di occasionali cali di ispirazione e qualche giro a vuoto, sono riusciti ad alternare le sinfonie noise degli esordi e il dream pop barocco degli ultimi dischi, a mescolare no-wave da museo e shoegaze da camera in maniera convincente e quasi sempre con un affascinante piglio arty, plasmando un suono piuttosto riconoscibile.
Merito soprattutto del duttile timbro vocale della cantante di origini giapponesi Kazu Makino, una sorta di geisha-guerriera a suo agio nello sbraitare slogan belluini così come nel sussurrare cantilene angeliche. L’ultimo (bellissimo) album della band è uscito praticamente un anno fa e si intitola “Sit Down for Dinner”. Noi, intanto, proveremo invano a capire la prossima mossa di questa piccola orchestra anarchica.
Geschrieben von Lorenzo Giannetti