Poco meno di una decina di anni fa Mumdance era il nome sulla bocca di tutti, clubber e non clubber. In pochi mesi fece uscire due tracce assieme al paroliere Novelist che letteralmente ribaltarono ogni tavolo: „Take Time“ (per Rinse) e „1 Sec“ (per XL Recordings), un ibrido di grime e ritmiche in sottrazione semplicemente rivoluzionario. Poi due lavori a quattro mani con Logos, „Proto“ e „Different Circles“, poi ancora anni di silenzio, purtroppo non dovuti (solo) alla pandemia.
Già, Mumdance si è fatto un bel percorso di riabilitazione in dodici tappe per sfuggire alla dipendenza e porre fine a una serie di comportamenti che, come lui stesso ha dichiarato, avevano seminato discordia, danni e dolore nelle persone che lo circondavano. Si è messo a nudo via Twitter – scelta non facile, ma, c’è da immaginare, necessaria ai fini della guarigione – circa un anno fa, e contemporaneamente ha messo online sul suo sito oltre trecento ore di musica piazzata in decine di dj set – che arrivano fino al 2019, perché il nostro ha anche dichiarato di non aver ascoltato alcunché di nuovo per due anni.
L’ultimo set caricato è quello registrato durante l’ultima edizione del Primavera Sound e, per come suona potente, sembra che Mumdance non sia mancato neanche per un weekend dietro i piatti.
Geschrieben von Nicola Gerundino