Outcast is back. È finalmente arrivato quel momento dell’anno in cui l’elettrica crew torinese riapre le danze e lo fa, come sempre, in modo molto delicato, in punta di piedi: dieci ore filate di musica, dalle due del pomeriggio a mezzanotte, più after fino alle sei del mattino. Nove nomi a dividersi sedici ore complessive di musica. Ma andiamo per gradi. La location scelta è ovviamente il Bunker, si ballerà nel cortile, finché possibile, per poi spostarsi all’interno. La line up invece prevede nove artisti di cui cinque guest internazionali e quattro resident della scuderia di Outcast.
Di rilievo assoluto la presenza di Kittin, nota anche come Miss Kittin, pioniera della corrente electro, attiva già dalla fine degli anni Novanta e tuttora sulla cresta dell’onda, e il back to back di estrema qualità fra Binh e Nicolas Lutz, due artisti che, fra le altre cose, da tempo immemore iniettano linfa vitale nella scena attraverso le rispettive – e rispettate – etichette discografiche Time Passages e My Own Jupiter. Molto gradite anche le partecipazioni di Alexia Glensy, rising star londinese con origini brasiliane, ormai di casa qui a Torino, ed Enzo, dj e producer uruguaiano, attivissimo in terra natìa attraverso i suoi Mitic e Play Me, con cui da quasi dieci anni organizza fiestas nella famosa località di Punta del Este.
Lato resident, i nomi non potevano che essere quelli: Alex Dima, Denaila, Lorenzo Aribone e Munir Nadir, ovvero i principali divulgatori nel mondo del sound di Outcast. Dispiace per l’assenza di Cristian Sarde. Insomma, la carne al fuoco è tanta ed entrare nel dettaglio avrebbe poco senso, data la mole di informazioni necessaria solamente per i primi tre della lista. In conclusione, uno spunto di riflessione finale: se chi ben comincia è a metà dell’opera – e questo ci sembra un ottimo inizio – a cosa avranno pensato i vertici
per la dodicesima stagione? Domenica, Bunker. Start 2PM.
Geschrieben von Giuseppe Avolio