Jamie Stewart lo abbiamo visto, chitarra e voce, aprire nel 2013 il concerto degli Swans al Circolo degli Artisti, per poi tornare a fine 2022 nel bellissimo spazio di Officine Fluviali, all’ombra del Gazometro, per l’undicesima edizione di Unplugged In Monti. I più attenti lo ricorderanno anche come artefice dei suoni di Theta, il disco di esordio di Mai Mai Mai, per il quale curò il missaggio, e non dimentichiamo il progetto Sal Mineo, che vedeva Jamie affiancato da Eugene S. Robinson degli Oxbow – un duo che passò anche sul palco del vecchio Init – o gli XXL, collaudata collaborazione con i torinesi Larsen.
Ma Jamie Stewart è prima di tutto il frontman e l’unico componente stabile del gruppo di culto Xiu Xiu, formazione sperimentale statunitense ormai attiva da oltre un ventennio, con il suo attingere e rimescolare noise, elettronica e new wave, fino al jazz di “Nina”, il disco omaggio a Nina Simone che trasformava la band in un supergruppo che comprendeva nomi di punta della scena jazz come Tim Berne, Mary Halvorson, Ches Smith e Tony Malaby.
Oggi Xiu Xiu torna al Monk, dopo anni di assenza da Roma, con una formazione che, accanto a Stewart, vede la fedelissima Angela Seo e David Kendrick, batterista con un passato fra Devo e Sparks negli anni ottanta, per presentare “13″ Frank Beltrame Italian Stiletto with Bison Horn Grips”, quattordicesimo album dal titolo chilometrico uscito lo scorso settembre.
A rendere l’appuntamento ancora più ghiotto, l’apertura della serata è affidata alla cantante e chitarrista canadese Kee Avil, passata al Fanfulla a fine 2022 e ormai diventata uno dei nomi di spicco della Constellation Records.
Geschrieben von Carlo Cimmino