Anteo di Andrea Romano si ispira alla vicenda di Anteo Zamboni, ragazzo di quindici anni ucciso a Bologna nel 1926 da un gruppo di squadristi fascisti per aver tentato di uccidere Mussolini durante un corteo. La serie Study of Anteo esposta negli spazi di Porta Galliera riflette su alcuni schizzi realizzati dallo stesso Anteo pochi giorni prima del fallito attentato. In quei fogli il ragazzo immagina e pianifica il suo sacrificio: inneggia alla libertà, condanna a morte il tiranno e raffigura la pistola con la quale proverà a ucciderlo. Di fronte a quei pochi pezzi di carta non c’è distinzione tra immagine, testo e verità: ogni elemento grafico sembra inseparabile dalle emozioni che hanno concorso a quella stesura, come in un’unità di corpo, azione e passione. In Study of Anteo è raffigurato Anteo, colto in diverse pose e azioni, che recita frasi di diversa natura. Lo stile utilizzato da Romano nella serie (Study of…) fa riferimento alla tradizione dei bozzetti preparatori come studio dei tratti psicologici di un soggetto. I soggetti di questa particolare serie – alter ego dell’artista – diventano mezzo per esprimere in prima persona domande, riflessioni estetiche, dubbi sulla natura dei rapporti umani. L’introspezione della relazione parola-concetto continua in Drawer Bottom, sculture realizzate utilizzando diversi tipi di carta di Varese – una tipica carta italiana impiegata per rivestire la parte interna dei cassetti. L’opera indugia sul “cassetto” quale spazio intimo di creazione e pensiero. Anteo si conclude con una ricostruzione ideale dell’immagine dell’adolescente di cui rimangono poche tracce visive. Questa rappresentazione insiste sull’idea di effige che abbandona una restituzione veritiera della persona raffigurata.
Geschrieben von LR