Leonor Fini, figura affascinante ed eclettica, grande pittrice e donna dall’ego smisurato. Lo dice lei stessa in un breve filmato in cui c’è tutto: i ruderi stracolmi di storia e poesia, i gatti, i vestiti indossati svogliatamente, preferisce l’acqua di mare. L’essere molto amata come forma di espansione del sé. Una mostra che per la prima volta ci permette di vedere tutti insieme tantissimi suoi lavori, cogliendo anche le evoluzioni, le influenze, i tratti che si muovono tra duro ed effimero, ma anche i libri, incredibili, e il legame con i costumi e il teatro. Un universo interno che ha una grandissima componente estetica, lei bellissima e onnipresente e la natura, madre e morte.
Vorrei dire che funziona ma l’allestimento rema contro andando ad aggiungere specchi e tende che urlano nonostante le moquette che attutisce i passi. Poteva andare meglio ma Leonor Fini è una grande artista e se vi concentrate sui suoi lavori e non sul contesto, sarà una grande esperienza.
Geschrieben von AP