„Le colpe, come le persone, iniziano ad esistere quando qualcuno se ne accorge“, pensa Tzia Bonaria osservando la piccola Maria.
Siamo in Sardegna negli anni Cinquanta, in un piccolo paese dove Maria, quarta figlia di una madre vedova, viene adottata da Tzia Bonaria, una donna solitaria e rispettata che nasconde un segreto: è un’accabadora, colei che pone fine alla sofferenza dei morenti.
Eutanasia, famiglia e identità sono le questioni che il romanzo di Michela Murgia intreccia a una tradizione antica. È proprio la contraddizione tra ciò che è radicato e ancestrale e un’ideologia contemporanea ancora fragile a rendere il romanzo, e lo spettacolo in scena al Menotti, fondamentali da leggere e vedere. Con la regia di Veronica Cruciani e l’interpretazione di Anna Della Rosa l’adattamento promette di restituire sul palco l’atmosfera evocativa e densa di interrogativi morali che ha reso il libro uno dei più amati e discussi della letteratura contemporanea italiana.
Geschrieben von Francesca Rigato