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Fr 14.03 2025 – So 16.03 2025

Triste Film Festival 2025

Wo

Bologna
Bologna

Wann

Freitag 14 März 2025 – Sonntag 16 März 2025

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Tornano a sgorgare le lacrime con la terza edizione del festival più malinconico d’Italia: Triste Film Festival.
Un’edizione “autodistruttiva” che si terrà a Bologna il 14 e 15 marzo presso il Centro Sociale della Pace in via del Pratello, mentre il 16 marzo si sposterà al Cinema Odeon in via Mascarella per una proiezione speciale.

Nella società performativa che abita il nostro spicchio di mondo c’è chi si inganna pur di non fermarsi a rimettere in discussione se stesso e gli altri, e chi trova nell’autosabotaggio una resistenza — involontaria? — agli imperativi per cui passa il successo. Sin dalla sua nascita, il cinema ama far frequentare a chi vuole bene ciò che gli fa male, soprattutto se riesce a scovare modi inaspettati per raccontare indecisioni e passi falsi.
Come se, parafrasando Miranda July, più che dal bacio finale i personaggi fossero attratti da tutti gli ostacoli che rendono impossibile ottenere quel bacio.

Quest’anno il Triste Film Festival rende omaggio agli Autosabotaggi cinematografici attraverso quattro grandi film.

  • In Daddy Longlegs di Josh e Benny Safdie, Lenny (Ronald Bronstein) è un padre divorziato che ha a disposizione solo due settimane all’anno per trascorrere del tempo insieme ai propri figli, due settimane in cui riesce comunque a concentrare un buon numero di scelte sbagliate.
    [Venerdì 14 marzo, ore 19.00]

  • Gli “errori in serie” costellano anche la vita lavorativa di Amélie in Stupeur et Tremblements (Stupori e Tremori) di Alain Corneau, tratto dall’omonimo libro di Amélie Nothomb.
    Belga nata in Giappone, Amélie tenta strenuamente di provare a se stessa (e agli altri) di essere in grado di integrarsi nel competitivo mondo professionale giapponese, ma tutti i suoi sforzi peggiorano solo la sua situazione. Alla proiezione seguirà un dibattito su sabotaggi e autosabotaggi del realismo capitalista in ambito lavorativo moderato da Riccardo Li Calzi.
    [Sabato 15 marzo, ore 16.30]

  • L’autosabotaggio che Maren Ade ha in serbo per la protagonista del suo esordio, Der Wald vor lauter Bäumen (The Forest for the Trees), si spinge ancora oltre, entrando nel territorio della commedia “cringe”.
    Melanie è un’insegnante appena arrivata in una nuova scuola, ma i suoi tentativi di inserirsi, dentro e fuori dalla classe, sono corrotti dalla sua incapacità di leggere la situazione, per la frustrazione dei suoi colleghi (e nostra).
    [Sabato 15 marzo, ore 19.15]

  • Egocentrismo, narcisismo, autocommiserazione, solitudine, ma anche la speranza che bussa alla porta di chi è sempre pronto a sbarrare ogni via d’uscita.
    Michael Stone, esperto di servizio clienti e motivatore di una certa fama, è perseguitato da una persona che assume le sembianze di tutti coloro che lo circondano. Quella persona è se stesso: suo il volto che appiccica agli altri, sua la voce dei suoi stessi familiari e degli incontri occasionali. Anomalisa di Charlie Kaufman è un piccolo grande gioiello di stop-motion, capace di racchiudere ragioni, soluzioni, ostacoli del proprio malessere.
    [Sabato 15 marzo, ore 11.00]

Come ogni anno, il Triste Film Festival è attento anche a selezionare nuove produzioni indipendenti per la sezione Nuovo Cinema Triste.

  • Da poco premiato come miglior documentario al quasi omonimo Trieste Film Festival, Tata di Lina Vdovîi e Radu Ciorniciuc, racconta le intime difficoltà della regista all’ombra della figura paterna.
    Un padre che oggi è un lavoratore migrante in Italia e vittima di soprusi, in passato lui stesso rappresentante di mascolinità tossica in famiglia. Ne parliamo con Rosa Barotsi dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
    [Venerdì 14 marzo, ore 21.00]

  • Le storture di un sistema di sapere ancora oggi estremamente patriarcale sono invece alla base del racconto personale di Elizabeth Sankey nel suo Witches, dove la sua esperienza si fonde con quella di donne di ogni tempo: inascoltate e umiliate, ma unite ora nella consapevolezza del proprio sentire comune.
    A parlare del film ci sarà con noi la produttrice Maria Chiara Ventura insieme alla critica Eugenia Fattori. In collaborazione con MUBI Italia.
    [Sabato 15 marzo, ore 21.00]

  • Tre generazioni di donne segnano anche il documentario d’esordio di Camilla Iannetti, L’era d’oro, in cui l’arrivo della piccola Futura diventa occasione per madre e nonna di ritrovare il proprio posto nel mondo, tra Inghilterra e Palermo.
    Una piccola grande storia che il Triste Film Festival presenta in collaborazione con Circuito Cinema Bologna per il format “Documenica”.
    [Domenica 16 marzo, ore 11.00 al Cinema Odeon!]


Make Us Cry!, la prima open call del Triste Film Festival, raccoglie le sue prime lacrime.

I cortometraggi selezionati:

  • Arthur, 1973 di Cesare Barbieri
  • Cuando las cigarras callen di Bea Hohenleiter
  • I’m Not Crying, You’re Crying di Enrico Zanetti

In presenza dei registi.
[Sabato 15 marzo, ore 14.30]

Geschrieben von LR