Eccolo, il glitch. Alcova torna – anche – in città e scende sul campo della notte, sotto il quasi anagramma di Vocla, per insinuarsi nella ex cattedrale per eccellenza della sottocultura milanese, il più affascinante degli spazi dell’ex macello, con un’operazione di overexploitation di tutto quello che da questa settimana si può prendere senza mai più restituire. L’allestimento di design qui cambia forma per assumere quella di un bar venduto alla milanesità come „piattaforma di social gathering“, con food&drink curati da Yapa, mentre dell’atmosfora sonora si prende cura Radio Raheem. L’accesso è libero secondo capacità – lunedì chiuso.
Geschrieben von Alessia Baranello