A metà anni Duemila i Municipal Waste sono stati i protagonisti di una bella stagione di revival del thrash metal, insieme a Gama Bomb e Toxic Holocaust (per citare i migliori). Come e più delle altre band, l’approccio al thrash di Tony Foresta e soci è quello più cazzone, „fatto“ di immaginario horror-fumettistico e di ritmi hardcore punk. Cose che trent’anni fa venivano fatte dai S.O.D., dai Suicidal Tendencies o dai D.R.I., ma se il titolo del tuo album migliore è „The Art Of Partying“evidentemente dell’originalità te ne freghi e al thrash vuoi togliere la prima „h“.

Se dovessi pensare all’immagine che meglio racchiude l’essenza dei Municipal Waste, credo sia il crowdsurfing su un canotto di alcuni ragazzi a un loro concerto a Gallipoli. Cazzeggio, sorrisi alternati a sguardi truci e botte da orbi vi aspettano anche all’Eur Social Park. Non so quanto vi convenga portare un canotto, vista la distanza dalle spiagge, ma sfruttate la vostra immaginazione e passerete una serata divertentissima.