Quando voglio sentirmi bene mi basta guardare un video live di “Take Me Out” a un qualunque festival britannico: la folla che esplode, il riff che ti prende allo stomaco, Kapranos che sembra non invecchiare mai. L’esordio omonimo dei Franz Ferdinand resta uno dei debutti più iconici del terzo millennio: un disco che ha ridisegnato il confine tra indie, post-punk e dancefloor, e che ancora oggi suona come un manifesto. Lo stile e l’eleganza di Alex Kapranos e soci restano difficili da battere, e vent’anni dopo la band continua ad avere senso artistico.
Li avevo visti live proprio all’Auditorium, qualche anno fa, con i Mogwai di spalla in una serata tutta made in Glasgow. Da allora i Franz Ferdinand hanno attraversato cambi di formazione, collaborazioni e nuove uscite, fino ad arrivare all’ultimo, onestissimo album “The Human Fear”. Ora tornano ancora a Roma, ancora all’Auditorium: la scintilla è rimasta pressoché intatta e dal vivo restano una macchina perfetta. Non sarà un concerto-nostalgia, ma l’ennesima dimostrazione che certe band trovano comunque il modo di restare attuali anche quando hanno scritto grandi classici.
Geschrieben von Livio Ghilardi