Komorebi è uno di quegli esempi italiani di resistenza e passione. Perché il festival ha dovuto lasciare per vari motivi, facili da immaginare tra cui burocrazia e permessitica e differenza di vedute con le istiuizioni, la cornice naturalistica di Trisobbio, ma – dopo un anno di pausa – ha trovato una nuova sede: il Forte di Vinadio.

Se siete curiosi e date un occhio sul sito potrete vedere che la location è veramente spettacolare: un forte militare lungo 1.200 metri, che non è mai stato sede di scontri, con tanti spazi diversi visitabili e legati alle sue funzioni originarie del forte, come le Caverne Comando o il Bastione Neraissa. Una location che oggi ha completamente un’altra vita tra percorsi museali, un lago balneabile (che d’inverno diventa una pista sul ghiaccio) e opere di land art. Ma non è finita, alzando lo sguardo e tutt’intorno avrete la natura e le montagne del cuneese.

Insomma i ragazzi di Komorebi potrebbero aver fatto un upgrade non da poco e, se riescono a fortificarsi qui dentro, senza farsi toccare dalle questioni che li hanno portati a cambiare sede e gestendo quindi l’evento come hanno dimostrato di fare negli anni precedenti, possono diventare un punto di riferimento tra i festival di fine estate.

Ovviamente a rafforzare l’impegno ci sono dei contenuti musicali di alto livello e tra i primi da menzionare c’è sicuramente l’esperienza che si vivrà venerdì con Circle of Life, una cerimonia elettronica dal tempo esteso, saranno 6 ore, di live jam session di elettronica, deep e techno di Sebastian Mullaert (ricordate il progetto Minilogue?) che questa volta sarà accompagnato da Daniel[i], Feral.

Poi sabato come guest internazionali troviamo Polygonia, giovane dj e producer di Monaco che vanta giù diverse date al Berghain e che è uscita sulla label del Dekmantel, ed Efdemin, lui invece è un veterano dell’elettronica e della techno più atmosferica (riprendete i suoi album su Dial e poi quelli su Ostgut per capirne il peso).

Mentre domenica spazio ai suoni dell’house con Massimiliano Pagliara, pugliese ma con studi musicali a Milano e con i primi successi e riconoscimenti a Berlino che poi l’hanno portato in tutto il mondo e a pubblicare il primo album sulla label Live At Robert Johnson, e con Peach canadese ma di base in UK e con una residency su NTS. Insieme a loro svariarti dj italiani che vi accompagneranno tra set ambient e sperimentali e anche attività come yoga o sport non convenzionali.

Il Forte di Vinadio è a 3 ore da Milano, ma i ragazzi ovviamente hanno pensato anche al camping, quindi mi sembra che ci sono tutti i presupposti per non perdersi quest’edizione di Komoerebi.