Un elemento della cultura musicale britannica che ho sempre apprezzato è il costante desiderio di promuovere un’estetica dinamica, esplorando nuove culture e sistemi stranieri. All’interno di questo filone si inseriscono i These New Puritans, nati come „concorrenti“ dei Klaxons, ma che in poco tempo sono riusciti a far confluire post-punk, garage e kraut all’interno di un’esperienza caustica ed aliena.
La loro è una prospettiva che vira verso l’esterno, attraverso un rinnovamento perpetuo in cui ciascun album sembra contenere i semi del successivo. Giunti al loro quinto disco, i Fratelli Barnett con „Crooked Wing“ hanno dato vita a un vero e proprio futurismo cavernoso, attraverso una bellezza cruda e suggestiva, ma che brilla d’intensità, sia nell’esecuzione che nell’emozione.
Ogni nota riflette generi e stili con fonti di luce nuovi e stimolanti, in cui la trama tra le note è ben presente nella mente, creando una texture che sa essere romantica e minacciosa allo stesso tempo. Un requiem per l’era meccanica, con il Monk che diventerà una porta per esplorare mondi nuovi, insoliti e nascosti.
Geschrieben von Fabrizio Melchionna