Diciassette album a suo nome all’attivo, oltre quaranta come sideman accanto a nomi come Roy Haynes, Wynton Marsalis, Ravi Coltrane, Lee Konitz, un prestigioso curriculum come educatore, che lo ha portato dall’Università di Harvard al Berklee College of Music, una breve esperienza davanti alla cinepresa che lo ha visto protagonista di “Guy and Madeline on a Park Bench” lungometraggio d’esordio di Damien Chazelle, vincitore dell’Oscar con “La La Land”, Jason Palmer può essere giustamente considerato uno dei più interessanti e originali trombettisti jazz della sua generazione.

Da tempo accanto a Mark Turner nel quartetto del sassofonista americano, Palmer lo ha voluto a sua volta con sé anche nei suoi progetti fin da “Rhyme And Reason”, doppio cd uscito nel 2018 per Giant Step Arts. fino all’ultimo “The Cross Over – Live In Brooklyn”, uscito lo scorso dicembre, che vedeva i due fiati accompagnati da Larry Grenadier al basso e Marcus Gilmore alla batteria. Oggi Jason Palmer presenta alla Casa del Jazz il suo nuovo quartetto che, accanto
all’inseparabile Mark Turner, vede questa volta Michael Janisch al contrabbasso e Jeff Ballard alla batteria, che ben conosciamo come componente del Brad Mehldau Trio.