Tony Pitony mi fa pensare ad una vecchia pubblicità americana di un dentifricio che diceva “con un bel sorriso puoi dire di tutto”. Si vedeva un tizio che con un bulldozer radeva al suolo un parco giochi davanti a dei bambini, loro chiedevano informazioni e l’operaio ridendo splendidamente diceva che il loro parco veniva demolito per costruirci un supermercato.

Ecco, lui fa lo stesso: sta demolendo il cantautorato italiano con un bel sorriso, contagioso, sotto gli occhi di tutti e dicendo quello che gli pare. I suoi testi sono scomodi, scurrili, oltraggiosi, ma cantati soavemente con una tecnica pazzesca così da diventare dei tormentoni vietati ai minori di 18 anni. Canta quello che non andrebbe cantato, ma che tutti pensano, ed è per questo che piace.

Cinque anni fa si è presentato pure ad xfactor venendo scartato dai giudici, ma ora si sta prendendo una rivincita facendo sold out in mezza Italia dopo essere diventato virale con i suoi pezzi come Culo, Striscia e Mi piacciono le nere. Il nostro supereroe indossa una maschera, ma non per nascondersi, bensì per far notare più la sua arte che i suoi connotati, che poi in fondo in certe occasioni non la portiamo tutti una maschera? In ogni caso stasera lavatevi i denti, e fatevi pure un bidet. Non si sa mai.