Pochi usano la loro voce e visibilità in modo politico come Divide and Dissolve, sfruttando la potenza delle loro esibizioni per attirare l’attenzione sulla violenza coloniale e sulla battaglia in corso contro l’oppressione sistemica. Che si tratti di attacchi mirati o di qualcosa di più esistenziale – cantato a bassa voce o eseguito a tutto volume – le immaginazioni doom di Takiaya Reed (chitarrista e sassofonista nera, di radici orgogliosamente tsalagi) continuano a essere un trampolino di lancio per la resistenza collettiva.
Geschrieben von LR