La Cineteca di Bologna riporta al Modernissimo il suo festival dedicato agli autori del futuro: Visioni Italiane compie 31 anni e continua a essere un laboratorio vivo per registe e registi emergenti, tra concorsi, anteprime e incontri.
Quest’anno il programma è ricchissimo: da Sergio Rubini, che presenta il restauro del suo esordio La stazione, a Daniele Vicari con l’anteprima del nuovo film Ammazzare stanca, passando per Laura Samani (Un anno di scuola), Francesca Comencini (La diaspora delle vele) e Giorgio Diritti (L’ascolto).
Spazio anche a Sofia Assirelli, che racconterà il mestiere della sceneggiatrice, e a una serie di eventi speciali firmati da autori come Vincenzo Alfieri, Edoardo Gabbriellini e i fratelli Ferrone & Manzolini.
Quest’anno, accanto ai concorsi storici per corti e documentari (Visioni Italiane e Visioni Doc), tornano le sezioni dedicate all’ambiente (Visioni Ambientali e Visioni Acquatiche), alle produzioni regionali e al cinema sardo (Visioni Sarde).
Come ha ricordato la direttrice del festival Anna Di Martino, Visioni Italiane è “una piccola oasi di riflessione e di resistenza culturale”, un luogo dove cortometraggi, documentari, animazioni e opere prime diventano atti di fiducia nel potere delle storie, tra urgenza, sogno e ironia.
Geschrieben von LR