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Do 06.11 2025 – Sa 10.01 2026

Andrius Arutiunian: Poison Paradise

Wo

eastcontemporary
Via Giuseppe Pecchio 3, 20131 Milano

Wann

Donnerstag 06 November 2025 – Samstag 10 Januar 2026

Andrius Arutiunian, Not titled yet, 2025. Ph. Michela Pedranti

Sebbene gli opening siano spesso i momenti più divertenti per visitare una mostra, la mia impressione è che la mostra Poison Paradise di Andrius Arutininan, una dei tanti eventi del programma Cultura Lituana in Italia 2025–2026, tragga giovamento da una fruizione pressoché solitaria. Soli nel white cube della galleria, sarà immediato accorgersi che il vero protagonista è il suono, con le sue vibrazioni e i ritmi lunghi e cantilenanti che scandiscono il tempo e modellano lo spazio (d’altronde, l’artista si è diplomato al Conservatorio). Può sembrare sufficiente così, un momento di forte percezione uditiva e visiva: la luce bianca, le sculture nerissime in bitume morbido, al contempo attraenti e respingenti, e i 5 secondi di Toxic di Britney Spears allungati e ripetuti in una nuova traccia audio. Eppure basta una semplice domanda: perchè Toxic? per avere accesso al livello propedeutico dell’installazione (originariamente concepita per la scorsa Biennale di Gwangju). Infatti, la canzone è uscita nel 2003, l’anno dell’invasione dell’Iraq, e fa largo uso dell‘auto-tune, software per la manipolazione dell’audio creato da Andy Hildebrand a fine anni Novanta, ingegnere nel settore del petrolio che aveva già sviluppato gli stessi algoritmi per analizzare i segnali sismici e ripulire le onde sonore usate per mappare il sottosuolo e individuare giacimenti. Ed ecco che il cerchio tra le opere in bitume (derivato dal petrolio) e la traccia audio sembra chiudersi.

Geschrieben von Irene Caravita